La nuova cantina

Agli albori di un nuovo progetto

Un'idea che rispetta la natura e valorizza il territorio

Il nostro sogno è sempre stato quello di poter trasformare Tenuta Planisium nella cantina vitivinicola più ecologica e sostenibile del Sud Italia. Un imponente progetto che ci vede impegnati da due anni. Desideriamo realizzare un edificio rispettoso dell’ambiente e dotato delle più avanzate tecnologie per la produzione vinicola di qualità.

L’idea originale dell’impianto geometrico della nuova cantina è nata non solo dall’analisi del contesto e delle preesistenze storiche limitrofe, ma anche da uno studio delle mappe antiche del territorio. L’intero disegno è stato progettato secondo la regola della proporzione aurea o divina, che storicamente è indice di una continua propensione verso la perfezione: un’opera architettonica la cui forma si rifa alla bellezza e all’armonia dell’insieme.

Volevamo trovare un modo di sfruttare a nostro favore il dislivello tipico dei terreni del luogo. Eravamo alla ricerca della possibilità di far nascere un edificio che potesse abbracciare i principi della bioedilizia, per una produzione sempre più sostenibile, perché siamo convinti che le risorse naturali non siano inesauribili.

La progettazione è stata realizzata da Cantine fatte ad Arte®, dell’architetto Edoardo Venturini.

Un tour tra le mura della nuova cantina eco-sostenibile

Oggi sta piano piano prendendo vita la nuova cantina di Tenuta Planisium, un corpo edilizio a tre piani, che comprende più strutture distribuite a diverse quote altimetriche e un ampio parcheggio. 

A 10 metri sotto il livello del mare, ci sono la cantina di conservazione dove affiniamo e facciamo invecchiare il vino rosso in barriques di legno; le cantine di affinamento per il vino bianco, in cisterne d’acciaio e in bottiglie di vetro, e la hall di ingresso collegata ai piani superiori.

Un po’ più in alto, a 6 metri sotto il livello del mare, c’è il vero e proprio reparto produttivo. Qui abbiamo la cantina di vinificazione, la sala per imbottigliare, il magazzino di stoccaggio dove conserviamo i prodotti finiti, i locali per gli addetti ai lavori, la centrale termica e gli spazi per i percorsi di movimentazione.

Salendo ancora un po’, arriviamo al piano mezzanino, dedicato alla raccolta dell’uva.  Ci sono le rampe per il raggiungimento dei diversi livelli, gli spazi per lo stazionamento dei carri agricoli e il piazzale coperto per il conferimento e la ricezione dell’uva alle presse e alla tramoggia.

E arriviamo infine al piano terra dove accogliamo i turisti e tutti quelli che desiderano fare un tour della nostra cantina.

 

Abbiamo l’enoteca due sale degustazione dove assaggiare i prodotti tipici del territorio. È da qui che organizziamo le visite guidate ai vigneti, alle cantine e le altre iniziative didattiche tra cui la vendemmia.

C’è spazio anche per una sala conferenze che è il luogo dedicato alle riunioni dei sommelier, dei wine lovers e agli eventi culturali in collaborazione con le associazioni attive nel mondo vitivinicolo, come ad esempio le Donne del Vino di Puglia.

Non mancano poi gli spazi aperti. La cantina infatti è abbracciata da ampie aree verdi, percorsi pedonali e piazzette dove sostare e ammirare lo splendido paesaggio circostante.

La cantina pugliese dall’anima green

Abbiamo scelto di sposare i principi della bioedilizia per la nostra nuova cantina: è progettata esclusivamente con materiali ecologici naturali e sostenibili, amici dell’ambiente e dell’uomo.

Per rispettare le tradizioni costruttive locali abbiamo privilegiato l’uso di materiali autoctoni, come la pietra di Apricena, prelevata a pochi chilometri dalla nostra tenuta.

È una cantina Nearly Zero Energy Building, un edificio ad elevata efficienza energetica il cui funzionamento richiede una quantità di energia davvero minima e la maggior parte di essa è prodotta da fonti rinnovabili.

Usiamo i pannelli solari fotovoltaici per alimentare l’intera struttura enotecnica, anche durante il ciclo produttivo vitivinicolo. Recuperiamo e riutilizziamo l’acqua piovana, un bene prezioso per una produzione eco-sostenibile.

Come fonte energetica alternativa sfruttiamo i tre venti tipici dei Monti Dauni, in particolare quello che spira da nord e ovest, per aerare naturalmente i reparti vinicoli, liberarli dall’anidride carbonica prodotta e purificare l’aria degli ambienti.

Il dislivello del terreno ha reso possibile la realizzazione di una cantina gravitazionale che è quanto di più innovativo si possa concepire oggi nel mercato. Gli ambienti sono distribuiti su diversi livelli per sfruttare vantaggiosamente la forza di gravità ed evitare così inutili stress alle uve. Tutto questo ci consente infatti di non usare pompe o altri macchinari per spostare uva, mosto e vino, a beneficio del prodotto e senza sprechi di energia.